Chi risulterà negativo al tampone di fine infezione non dovrà fare un passaggio da un medico per ottenere il certificato di guarigione e con questo, successivamente, ottenere il Green Pass. Quella persona riceverà direttamente il certificato verde. Con il numero di casi che è esploso e i dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie che non riescono a fare il tracciamento, il ministero alla Salute, con Sogei, ha deciso di rendere più rapida l’uscita dall’isolamento e soprattutto di liberare i medici, anche di famiglia, da centinaia di chiamate ogni giorno.
La novità sarà introdotta a breve, cioè già da questa sera o comunque nei prossimi giorni. Il sistema informatico alla fine di ogni giornata farà il “reset” dei negativi, e quindi sbloccherà il Green Pass che era stato bloccato con il test positivo.
In Italia ci sono un milione e 125 mila positivi. In questo momento i nuovi casi sono di più di coloro che si negativizzano ma comunque c’è un numero altissimo di persone che conclude l’isolamento. Visto che le Asl sono praticamente paralizzate e non riescono a fare il tracciamento, in tanti rischiano di restare bloccati anche se negativi. Per questo il ministero ha deciso di intervenire. Le nuove regole dettate dal governo prevedono che l’isolamento duri una settimana, se negli ultimi tre giorni la persona positiva non ha avuto sintomi. Ci vorrebbe un medico per certificare la circostanza ma si è appunto deciso di rendere automatico il certificato perché il sistema non reggerebbe e le persone rimarrebbero bloccate anche se non hanno più l’infezione.
Il Green Pass di guarigione ha anche a che fare con il rientro al lavoro. È il medico competente del datore a decidere se accettare quel documento per far rientrare il dipendente dopo il periodo di malattia. Teoricamente potrebbe anche chiedere una certificazione aggiuntiva, cosa che complicherebbe le cose perché richiederebbe un intervento della Asl o del medico di famiglia, ma vista la situazione probabilmente in molti accetteranno il tampone negativo e il Green Pass per far rientrare il dipendente.
Fonte: Repubblica